Ilse Koch, nata Ilse Köhler (Dresda, 22 settembre 1906 – Aichach, 1º settembre 1967), è stata una criminale di guerra nazista. Era la moglie di Karl Otto Koch, comandante dei campi di concentramento di Buchenwald (1937–1941) e Majdanek (1941–1943).
È tristemente nota per la sua brutalità e sadismo nei confronti dei prigionieri. Le accuse più gravi contro di lei riguardavano la sua presunta passione per i tatuaggi dei prigionieri, dai quali, secondo alcune testimonianze, ordinava di ricavare paralumi e altri oggetti. Sebbene non ci siano prove concrete che confermino la fabbricazione di oggetti del genere, la sua reputazione di donna crudele e spietata rimase intatta.
Principali capi d'accusa e processi:
Morte:
Ilse Koch si suicidò impiccandosi nella prigione di Aichach nel 1967. La sua figura rimane una delle più controverse e odiate del regime nazista. La sua storia incarna la brutalità e la disumanità del sistema concentrazionario nazista.